Marcantonio x Multiforme
Intervista al designer
Murano Bulb è nata dalla fantasia di Marcantonio, da un’idea che ci è sembrata suggestiva nella sua semplicità. Una “banale” lampadina che ha direttamente sulla superficie del vetro la lavorazione artigianale come da tradizione muranese. Un lampadario che è in realtà una lampadina e che si può avvitare ovunque si preferisca.
Un oggetto prezioso che diventa pop, la forma iconica del bulbo della lampadina classica in chiave inedita, un gioiello che fa dei riflessi e dei colori la sua peculiarità.
Come è nata l’idea primordiale di questo prodotto?
Cerco sempre di utilizzare soggetti della memoria e di reinterpretarli, dandogli un nuovo valore. In questo caso l’idea è nata dall’amore per la lavorazione del vetro di Murano e la memoria della lampadina, icona dell’illuminazione, combinando queste due essenze nasce “ Murano Bulb”.
Mi sembrava fantastico avere una “semplice “ lampadina che avesse la lavorazione del vetro direttamente sulla sua superficie del vetro, invece di comprare un lampadario si può avvitare la Murano Bulb dovunque si preferisca, è un oggetto prezioso che diventa pop.
Il nome come è stato concepito e che significato ha?
Beh direi che è abbastanza descrittivo ed effettivamente esprime semplicemente il concetto, descrive ciò che è, una lampadina di Murano, Murano Bulb.
Com’è stata l’evoluzione dell’idea una volta concretizzata nel vetro?
Questo è uno dei felici casi in cui il prodotto realizzato sorpassa le aspettative, questa lavorazione ha un’estetica intrinseca molto affascinate, si vede che sono state realizzate da chi padroneggia questa tradizione da tempo.
Sei soddisfatto del risultato? Quanto si distacca dal progetto teorico e quanto invece è nato di interessante proprio nel processo produttivo?
Molto soddisfatto! Una cosa molto bella che è nata durante il processo creativo è la possibilità di smontare l’attacco delle Murano Bulb per cambiare il LED all interno della lampadina, una possibilità non da poco, anche in questo caso le risorse tecnologiche di Multiforme erano pronte a risolvere al meglio il progetto.
Cos’è per te la luce e come ti piace gestirla nei tuoi progetti?
L’oggetto luminoso ha una magia superiore al resto degli oggetti, il fatto che si possa accendere gli conferisce una vita propria, una variazione di stato “on-off” al quale io personalmente mi affeziono molto, accendere una luce cambia l’atmosfera, per quello nella maggior parte dei casi quando penso ad un progetto penso ad una luce.
Se dovessi pensare a una colonna sonora che rappresenti l’opera, che canzone sceglieresti? O che artista?
“Lucy in the Sky with Diamond” dei Beatles.
Cosa ti è piaciuto in particolare nella collaborazione con Multiforme?
La positività e la velocità di esecuzione, producendo al loro interno hanno un diretto contatto con il materiale e con le possibili variabili che portano al perfezionamento di un’idea!
Puoi collocare il tuo prodotto in qualsiasi luogo del mondo desideri, quale sarebbe il posto perfetto?
Ho due posti preferiti, uno è pendente da soffitto con un cavo di cotone e un portalampada semplice, magari sui tavolini di un locale o sopra il bancone.
Poi mi piacerebbe provare a montare una Murano Bulb su una lampada con uno stile completamente diverso, magari una lampada minimale o anche quelle da architetto come le molle, o magari ad un lampadario molto semplice.
C’è un progetto che non hai ancora fatto e sogni di concretizzare in futuro?
Ah! Sono incredibilmente molti di più i progetti che sogno di concretizzare rispetto a quelli che ho già realizzato nonostante questi ultimi siano veramente tanti.
Quali sono 3 personaggi del XX secolo che hanno influenzato la tua visione del mondo?
Lupin, Ingo Maurer e i Monty Python.